PORDENONE. Terza edizione settimana contro la violenza sulle donne Uniti contro la violenza sulla donne
Martedì 20 novembre sono tre gli appuntamenti della terza edizione della Settimana contro la violenza sulle donne, realizzata col coordinamento dell’assessorato Pari opportunità del Comune di Pordenone, col sostegno della della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Uti del Noncello, Carta di Pordenone, Associazione Voce Donna, In prima persona - uomini contro la violenza, Cinemazero, Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Circolo della stampa di Pordenone, con la partecipazione dei comuni del territorio, enti e associazioni.
A Polcenigo alle 20.30 nel Teatro Comunale in collaborazione con Cinemazero ci sarà la proiezione del film La vita possibile, di Ivano De Matteo, una storia d’amore e di amicizia, di speranza e cambiamento, un racconto emozionante sulla possibilità di ribellarsi, di spezzare l’inganno di una reazione violenta e trovare la forza per ricominciare e farsi una vita con due protagoniste straordinarie: Margherita Buy e Valeria Golino. Alle 20.45 nel Teatro Parrocchiale di Pescincanna (Fiume Veneto) ci saranno “Parole e musica contro la violenza sulle donne” con Pablo Perissinotto ed Enrico Galiano, autori di una canzone dedicata al tema assieme ad Antonio Aprea dei Uomini in prima persona. Perché sono gli uomini i primi a dover dire no alla cultura della violenza e del possesso. Alle 20.45 nell’Auditorium Concordia nell’ambito della rassegna “La scena contro la violenza delle donne” la Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone presenta lo spettacolo teatrale “In qualunque posto mi trovi” di Eleonora Cicconi e Noemi Radice: rivolto alle famiglie e in special modo alle ragazze, tratta i rapporti a volte sempre più stretti che le giovani generazioni oggi hanno con i social media. Lo scopo è quello di confrontarsi sul processo di ricerca della propria identità delle adolescenti ai tempi di internet, dei social network e di Youtube, i cui stereotipi femminili irreali possono produrre insicurezze e disistima di sé che a loro volta inducono ad una minore capacità di reagire alla violenza.
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